Altre immagini da flickr: (Città di Vicenza)
Dopo due giorni di piogge incessanti ed ingrossato dallo scioglimento delle nevi in montagna, nella mattinata dell'1 novembre 2010 il Bacchiglione ha rotto gli argini nel territorio comunale di Caldogno, poco a nord di Vicenza, allagando completamente i centri abitati di Cresole e Rettorgole. Nella stessa mattinata il fiume è esondato a Vicenza, allagando una parte consistente del centro storico, l’area dello Stadio Menti, i quartieri di San Paolo e di Santa Bertilla, la zona della Riviera Berica e di Casale e bloccando sia la circonvallazione esterna (allagamento di viale Diaz) sia la tangenziale Sud. Il 20% del capoluogo berico è finito sott'acqua.
L'evento ha dato il via ad una gara di solidarietà alla quale hanno preso parte centiania di volontari di tutte le età ed etnie che per molti giorni hanno lavorato fianco a fianco dei cittadini colpiti dal disastro, per liberare case, garage e scantinati dall'acqua. Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha voluto conoscerli personalmente ed elogiarli nel corso di una toccante cerimonia, l'11 novembre 2010 in piazza Matteotti a Vicenza.
Saranno ricordati come gli "angeli del fango".
Foto gentilmente concesse dal Giornale di Vicenza; è vietata qualsiasi forma di riproduzione
Il 4 novembre 1966 è una data che resta nella memoria per la disastrosa alluvione che colpisce tutta la provincia di Vicenza. La città è sommersa dal fango portato dallo straripamento del Bacchiglione. Molte strade sono interrotte e alcuni ponti sono crollati.
Livello a Ponte degli Angeli
Ultimo aggiornamento ARPAV disponibile
21/11/2024 ore 7:30
1,13 m
Andamento del livello del fiume nelle ultime 60 ore, ultimi dati a destra. La linea tratteggiata a 4,5 m rappresenta il livello di guardia.
Dati aggiornati al 20/11/2024 ore 13:01