Il fiume Bacchiglione
Il Bacchiglione è uno dei sistemi idrografici più importanti per le province di Vicenza e Padova e con i suoi 119 kilometri di lunghezza si colloca al ventinovesimo posto tra i corsi d’acqua italiani.
Secondo alcuni studiosi il nome Bacchiglione va attribuito alla deformazione del verbo dialettale “bacaliare”, che significa “chiacchierare in continuazione”, termine attribuitogli probabilmente a causa del rumore delle risorgive vicentine che gli danno origine.
Il fiume, che ha un bacino di raccolta che si estende per 1400 km², nasce dall’unione di due sistemi idrografici: il primo originato dalle risorgive in Comune di Dueville che danno vita al corso d’acqua chiamato nel suo primo tratto “Bacchiglioncello”; il secondo costituito dal sottobacino del Leogra-Timonchio che raccoglie le acque provenienti dal monte Pasubio che confluiscono nel Bacchiglioncello in corrispondenza di località Vivaro, incrementandone in modo cospicuo la portata. Dopo questa immissione il fiume prende il nome “Bacchiglione”.
L’incontro di questi due distinti sistemi idrografici fa in modo che le tipologie fluviali che caratterizzano il corso d’acqua del Bacchiglione siano notevolmente diversificate e caratterizzate dalla contemporanea presenza di rii di risorgiva, torrenti montani e canali artificiali.
Il regime idrologico del fiume Bacchiglione è di tipo “misto” ed è caratterizzato da rapide transizioni dallo stato di magra a quello di piena. I periodi di massima portata del fiume sono i mesi di novembre e maggio mentre i valori minimi si registrano generalmente ad agosto e gennaio.
Nel Comune di Vicenza il Bacchiglione riceve da destra le acque del fiume Retrone e da sinistra quelle del torrente Astichello. Altri affluenti giungono da sinistra a sud est del capoluogo: il fiume Astico - Tesina e il Ceresone. Dopo Selvazzano Dentro il fiume entra canalizzato nell'area urbana di Padova attraversando canalizzato tutta l'area sud della città da ovest a est.
Nel tratto vicentino presenta un andamento ricco di meandri e anse mentre nel tratto padovano presenta una fisionomia differente con un corso rettilineo, con numerosi interventi dell'uomo.
Inquadramento ambientale del territorio
Il bacino idrografico del Bacchiglione
Il territorio interessato dal bacino imbrifero del F. Bacchiglione confina con il bacino del Brenta a Nord-Est, con quello dell’Adige ad Ovest e con quello dell’Agno-Guà a Sud-Ovest e si sviluppa quasi interamente nella Provincia di Vicenza, interessando solo marginalmente la vicina Provincia di Trento con la parte più settentrionale del sottobacino del Torrente Astico.
La parte del bacino a monte della sezione di Montegalda comprende due sottobacini aventi caratteristiche morfologiche e geotettoniche particolari e uniche: il bacino dell’Astico-Tesina a oriente e quello del Leogra-Timonchio ad occidente.
La zona delle risorgive di Dueville
Il Bosco di Dueville è territorialmente inserito in una zona che ricade completamente nella fascia delle risorgive, dove risulta elevata la presenza di polle di risorgenza che, drenate in una rete di canali assai fitta, vanno ad alimentare il fiume Bacchiglione. Seppur area agricola intensamente sfruttata, il bosco rappresenta ancora, limitatamente a certi aspetti, un relitto dell’ambiente planiziale padano prima delle grandi bonifiche iniziate in epoca romana.
Attorno ad esse si è sviluppato un ecosistema in grado di assicurare la presenza di numerose specie animali e vegetali in un territorio sempre più povero dal punto di vista biogenetico, come quello delle nostre campagne.
La zona umida svolge un servizio ecologico che, oltre a rappresentare una riserva d’acqua per tutto il corso dell’anno, sostiene importanti popolazioni di fauna selvatica e costituisce luogo di sosta e rifornimento degli uccelli migratori.*
La tutela e il recupero dell’area contribuiranno inoltre a renderla un’importante risorsa ricreativa e turistica, grazie anche ai beni storico-culturali in esso ricompresi, le numerose ville patrizie e gli insediamenti rurali. Il primo passo è stato fatto dall’Azienda Padova Servizi, che nel 1878 ha individuato nell’area una fonte di approvvigionamento idrico.
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Mappe Idrografiche Storiche
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