Il Bosco di Dueville è un’area umida che prende origine dalla fascia delle risorgive, in quest’area è abbondante la presenza di acqua e i numerosi canali e rogge che scaturiscono dalle teste di risorgiva caratterizzano fortemente il paesaggio, imprimendo una forte componente igrofila alle specie vegetali da una parte e favorendo le specie acquatiche quali pesci, anfibi rettili e insetti acquatici dall’altra. Il sito copre una superficie di 715 ha per una lunghezza di 279 km, mentre l’altezza media si aggira intorno ai 48 m s.l.m. e comprende sia l’area del Bosco di Dueville che tutta la fascia delle risorgive ad est e a sud dell’agrobiotopo. Quest’ultimo si trova in una porzione di territorio compresa tra i Comuni di Villaverla a nord, Dueville ad est e Caldogno ad ovest.
Il sito è localizzato interamente all’interno della linea delle risorgive, che consiste in una fascia compresa tra Alta e Bassa pianura, tracciata per delimitare in modo approssimativo il passaggio fra sedimenti ghiaiosi grossolani superiori ed i depositi prevalentemente sabbioso-argillosi meridionali. La fascia si estende, con una larghezza variabile dai 2 ai 10 km, da Costabissara a Pozzoleone. In essa si possono ancora rinvenire centinaia di capifossi, un tempo molto più numerosi, e oggi eggetto di un lento interramento, da cui nasce il fiume Bacchiglione. In diversi settori del biotopo si verificano fenomeni di risorgenza che, nei casi più frequenti, prendono forma di piccole cavità sorgentifere (polle), dando origine anche ad un reticolo di corsi d’acqua superficiali.
Le polle (dette anche olle) sono piccole cavità a forma di catino, in cui l’acqua esce in superficie. Queste depressioni hanno ampiezze variabili dal metro a qualche decina di metri e, in alcuni casi, sono in comunicazione attraverso piccoli rivoli di acqua corrente. L’invaso può trovarsi a livello del terreno circostante oppure, come nella maggior parte dei casi, trovarsi lievemente depresso rispetto al piano di campagna, a causa dell’escavazione operata dalle acque emergenti. L’assetto morfologico della cavità è abbastanza tipico e si ripete costantemente, occupando tre fasce concentriche distinte in:
Tutte queste fasce ospitano una vegetazione con aspetti molto peculiari. Per quanto riguarda l’idrografia il biotopo rientra all’interno di due importanti bacini idrografici: il Bacino dell’Astico-Tesina e il bacino del Leogra-Bacchiglione.
Il bacino dell’Astico-Tesina costituisce in realtà un sottobacino del più ampio bacino del Leogra-Bacchiglione. Confina ad est con il bacino del Brenta e ad ovest con il bacino del Leogra. Il sistema idrico del fiume Tesina è molto complesso: nasce infatti dalle risorgive nei pressi di Sandrigo che convogliano acque con buona portata. Dalla confluenza con il torrente Astico fino a valle il corso d’acqua scorre fino alla confluenza con il fiume Bacchiglione in località San Pietro Intrigogna. Numerose sono le rogge di risorgiva che, dopo un percorso più o meno breve, confluiscono nel fiume Tesina: la Roggia Astichello, la Roggia Palmirona, la Roggia Tribolo, la Roggia Caveggiara oltre a numerosi altri rii di minore importanza.
Il bacino del Leogra-Bacchiglione è un sistema idrografico complesso che trae origine sia da torrenti montani sia da rogge di risorgiva che si originano proprio all’interno del biotopo in esame. In particolare il fiume Bacchiglione è un tipico fiume di risorgiva che origina da un sistema idrografico molto complesso: nasce nei pressi di Dueville quando le acque del Bacchiglioncello, un canale che raccoglie le rogge di risorgiva del comprensorio di Novoledo, si uniscono alle acque del torrente Timonchio.
Scendendo verso valle riceve apporti del torrente Orolo, del Fiume Astichello, del fiume Retrone e di numerosi altri piccoli canali laterali. Il Bosco di Dueville rappresenta l’area di risorgive che confluiscono poi tutte nel fiume Bacchiglione. In questa zona la falda freatica che prende origine dall’Altopiano dei Sette Comuni determina fenomeni di risorgenza che formano un fitto insieme di canalette e rogge di modeste dimensioni. Dopo brevi percorsi le rogge confluiscono in corsi d’acqua più grandi o nel Bacchiglione. Tra queste si citano la roggia Feriana, la Menegatta, la Sgaborra e la Caldonazzo.
Livello a Ponte degli Angeli
Ultimo aggiornamento ARPAV disponibile
03/12/2024 ore 17:30
1,10 m
Andamento del livello del fiume nelle ultime 60 ore, ultimi dati a destra. La linea tratteggiata a 4,5 m rappresenta il livello di guardia.
Dati aggiornati al 03/12/2024 ore 13:01